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Wipeout Snake's Rock bombing


Longskate. Una parola, un mondo intero dietro, uno stile di vita che trae le sue radici più profonde nella California del lontano 1960.L'8 maggio, nella location di Perd' 'e pibara - Gonnosfanadiga, si è tenuto il 1° Wipeout Snake's Rock bombing, raduno di Longbord e Downhill. Dietro al nome un po’ contorto si nasconde una disciplina affascinante: immaginatevi una tavola lunga più o meno un metro, attaccateci quattro ruote e poi buttatevi giù da una collina lungo una strada piena di curve, con velocità di punta nell’ordine dei 70 Km orari. Ho reso l’idea? 19 skater, una giuria, una strada e il pubblico appostato ad ogni curva. La partenza della gara è prevista per le 14. La linea di partenza si trova in cima, all’inizio della discesa; il percorso si snoda lungo la strada che collega il parco a Gonnosfanadiga, paese che si trova a valle, per una distanza complessiva di circa 2km irti di curve e tratti rettilinei. Le runs prevedono la discese dei concorrenti suddivisi in batterie da 3, con l’eliminazione dello skater che per ultimo taglia il traguardo. La strada è stata messa in sicurezza e il pubblico è ormai posizionato su diversi angoli del percorso. Iniziano le prime discese. Ciò che colpisce è la velocità a cui sfrecciano su quelle tavole apparentemente instabili; i più temerari affrontano il nostro tornante al massimo, altri decidono di mostrare al pubblico qualche evoluzione che strappa parecchi applausi.
Il clima è decisamente perfetto, un sole fantastico e zero smog cittadino.
L’affluenza di pubblico non è male, nonostante la poca visibilità di questo sport, e non mancano i fotografi lungo tutto il percorso. Dopo circa un ora di gara arriviamo alle fasi finali. I quattro contendi per la vittoria sono: Daniele Fronteddu, Sandro Murgia, Luca Senis e Giacomo Sanna.
Le finali sono decisamente dure, gli skater non si risparmiano, e si vede qualche manovra decisamente al limite a folle velocità. Sanna e Senis arriveranno rispettivamente 3 e 4; la finale è una battaglia tra Fronteddu e Murgia. Decidiamo di goderci l’arrivo in volata e così scendiamo a valle per piazzarci a pochi metri dal traguardo, in attesa di vederli sbucare dall’ultimo tornante. Eccoli, Murgia è davanti a Fronteddu e taglia il traguardo per primo, aggiudicandosi la vittoria! Cerco di strappare qualche parola ai ragazzi ma l’unica cosa che sento, a parte le urla, è “Birra fresca!”.
Che dire, una bella manifestazione, che ha messo in luce l’essenza di uno sport semisconosciuto in un paese che al di la del pallone da calcio vede ben poco. Ma soprattutto uno sport dove la competizione assume un connotato diverso, visto che il Longoboard, come lo Skate e il Surf non sono solo sport, ma dei veri e propri modi di vivere e di stare a contatto con la natura e con la realtà urbanistica in cui si contestualizzano. Può sembrare retorica, ma solo chi vive o chi è contatto con questo ambiente può capire cosa intendo.
Dopo una giornata come questa mi è quasi venuta voglia di rispolverare la mia tavola, almeno per usarla come mezzo di trasporto a emissioni zero! Ringraziamo la Longboard crew di Arbus e lo staff di Wipeout (sponsor dell'evento), sperando di vedere presto qualche altra manifestazione con ancora più pubblico e ancora più skater.
Go surfing.

di Massimo Manno

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