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Pellicole d'Inchiostro

L'Associazione Culturale “Chine Vaganti” nasce nel 1997, a San Gavino Monreale, con l'intento preciso di divulgare la cultura che si nasconde dietro un semplice fumetto; da anni partecipa, attraverso i suoi iscritti, i suoi artisti, a numerosi incontri e conferenze e si prodiga da sempre nel difficile compito del diffondere alla cittadinanza, e non solo, la conoscenza del lavoro, dell'impegno e della passione che servono per creare il fumetto. Tra le varie pubblicazioni dell'Associazione, spicca, quest'anno, quella speciale dell'ottavo numero della serie “Macchie d'inchiostro”. E spicca non solo per l'ennesimo traguardo raggiunto dai soci, ma anche per l'importante evento che accompagna questa nuova pubblicazione: la nascita e la produzione di un film legato alle storie presenti in questo numero.
Un evento voluto fortemente dal Gruppo Cinema, nato tre anni fa, proprio per questa produzione. Il film in questione, intitolato “Macchie”, è stato prodotto nel 2008 ma solo ora ha avuto l'occasione di presentarsi al grande pubblico, in occasione della fiera annuale Lucca Comics&Games.
Diretto dal serramannese Christiano Pahler, il film ripercorre cinque storie ripescate dal ricco archivio dell'associazione e pubblicate nei numeri passati della rivista. Un numero speciale come speciale è il suo risultato. Scelte personalmente dal regista, le storie affrontano temi diversi ma legate da un filo conduttore: la rappresentazione della civiltà, attraverso i suoi limiti e le sue contraddizioni. Un groviglio di emozioni contrastanti che attraversano la pagina scritta per colpire direttamente il lettore e, in questo caso, contemporaneamente, lo spettatore.
Un lungometraggio totalmente auto prodotto dall'associazione stessa e dal regista, il quale, per dare una forma cinematografica ad ogni tavola ha attinto ispirazione da vari maestri del cinema contemporaneo e passato: così si passa da un enigmatico episodio alla David Lynch a un più diretto e grottesco capitolo che sembra uscire dalla mente di George Romero, da Besson a Tarantino e così via.
Gli attori che vi troverete davanti sono tutti non professionisti, persone che si sono messe in gioco, tutti compaesani del giovane regista. E a loro si è affiancato un intero paese, Serramanna, sfondo di ogni racconto e di ogni fotografia.
Un film che è una rappresentazione della filosofia del fumetto: il bianco e nero, l'immagine volutamente sporca di alcuni frame.
Ed è un prodotto tutto made in Sardegna: oltre agli attori, anche le musiche sono state composte, appositamente per il film, da gruppi e artisti sardi, alcuni dei quali proprio nati e cresciuti a San Gavino Monreale.
Insomma, ci sono mille ragioni per acquistare il numero speciale di Macchie d'inchiostro. Al di là del semplice, ma pur sempre molto importante, motivo economico, vi è quello ancora più importante della passione; passione che spinge da anni le persone che stanno dietro questi lavori, a creare e non fermarsi mai, a coltivare ancora e sempre di più le loro idee. E in un momento in cui la cultura attraversa uno dei suoi più pericolosi momenti d'arresto è fondamentale coccolare iniziative di questo tipo, e coccolare altresì i loro autori. La voglia di non arrendersi e di continuare a credere in quello che fanno li ha spinti ad affrontare questa nuova avventura, perché, come dice Daniele Mocci (socio fondatore): «i fumetti da sempre rappresentano la nostra via maestra: ma non siamo solo fumettisti, siamo semplicemente appassionati di comunicazione in tutte le sue sfaccettature». Una sfida vinta grazie al numeroso pubblico che ha partecipato alle anteprime del film, che non può far altro che ampliare la voglia di diffondere l'arte del fumetto in forme sempre nuove. Una gara che non si ferma certo a questo primo traguardo! Il Gruppo Cinema è oggi al lavoro su un nuovo film e un cortometraggio.
Non mi resta che augurarvi buona lettura. . . e buona visione!
E buona fortuna a tutta l'Associazione Culturale “Chine Vaganti”.

Valentina Fois

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